ia il mito che la leggenda sono delle narrazioni fantastiche e spesso allegoriche che, rispettivamente, indicano le gesta di dei o di eroi e i racconti presentati come realmente accaduti.

I miti appartengono al patrimonio culturale di un popolo. Fondati su una tradizione orale o scritta, hanno generalmente uno stretto legame con la religione.
D’altra parte le leggende che originariamente si riferiscono alla vita dei santi, sovente sono delle biografie ampliate con episodi inventati dalla pietà popolare.
Tutto ciò giustifica la ragione di credenze, riti e tabù che costituiscono il fondamento del sistema sociale e una chiave esplicativa che rispecchia una visione del mondo sostanzialmente opposta a quella scientifica.
Andando oltre ai fatti oggettivi che man mano vengono evidenziati dalle storie, possiamo estrapolarne i significati reconditi, le metafore e i simbolismi che ci possono condurre a riflessioni e a scoperte di un mondo ancora profondamente sconosciuto com’è quello della psiche umana.
La cultura occidentale ha ereditato il complesso mitologico dalla civiltà greca, la cui feconda immaginazione ha interpretato i fenomeni naturali e spirituali in senso animistico e antropomorfico.
“Un racconto intorno a dei ed esseri divini, eroi e discese nell’aldilà”: così Platone definisce il mythos, contrapponendolo al logos, l’argomentare razionale tipico della speculazione filosofica.
Tale patrimonio di racconti fantastici ha trovato una diretta corrispondenza nella poesia, nella letteratura e nelle arti.
Gli stessi artisti greci e romani trassero ispirazione dalla tradizione mitica nelle pitture vascolari, negli affreschi, nonché nelle sculture di monumenti pubblici e privati.

Il fine dunque che ci prefiggiamo con questa nuova rubrica è quello di potenziare ulteriormente il senso critico per una maggiore conoscenza nell’ambito dell’educazione etica, morale ed intuitiva.
Siamo convinti che stimolando l’immaginario, si possano raggiungere degli orizzonti molto più vasti e illuminanti della semplice ragione.